Primo premio alla proposta progettuale del raggruppamento:
Pool Landscape srl, Ludovico Centis (architetto e dottore di ricerca in urbanistica - consulente scientifico), Ilaria Forti (architetto e specialista in beni architettonici e del paesaggio), Francesco Laserpe (architetto), Federico Vascotto (dottore in scienze dell’architettura).
La proposta intende raccogliere gli aspetti positivi dell’importante eredità del Seminario CUM e suggerire possibili percorsi di riuso e sviluppo.
Per l’ex Seminario si prefigura un nuovo ciclo legato all’istruzione e alla formazione rispetto all’agricoltura sostenibile – dalle coltivazioni idroponiche indoor all’agro-forestazione – nell’ottica delle sfide poste dal cambiamento climatico e delle opportunità che la digitalizzazione e il progresso tecnologico offrono.
Il coinvolgimento della comunità intesa come insieme di persone (studenti, docenti, fruitori occasionali) ed istituzioni diventa presupposto fondamentale per la creazione di un luogo vivo, fertile ed attrattivo, in rete con altre realtà già fortemente radicate nel contesto territoriale della provincia di Verona.
L’obiettivo finale è quindi incentivare una produzione agricola ecologica, sostenibile e supportata dal digitale, che fa un uso consapevole delle nuove tecnologie per massimizzare la resa contestualmente al rispetto dell’ambiente.
Nell’ambito della proposta, l’attuale carattere monofunzionale e autonomo del complesso dovrà tendere verso una maggiore permeabilità degli spazi, incentivando un rapporto tra “dentro e fuori”, favorendo una fruizione più estesa. Ad un auspicato processo di riconnessione in termini di mobilità dolce e sostenibile si ritiene fondamentale affiancare in questa porzione di campagna urbanizzata un processo di rinaturalizzazione che ibridi e aggiorni una centenaria cultura agreste alle sfide del cambiamento climatico e alle possibilità offerte dal progresso tecnologico. Questo significa quindi reinterpretare gli elementi del paesaggio agricolo veneto.
La grande varietà dimensionale e tipologica dei manufatti suggerisce la conservazione e il riutilizzo quanto più esteso del patrimonio edilizio, nel rispetto anche di moderni criteri di sostenibilità.
In quest’ottica, si prevede quindi il mantenimento della Chiesa come luogo dello spirito e la contestuale destinazione del corpo a corte aperta meridionale a servizi collettivi e dormitorio per studenti, docenti e residenze temporanee. Il corpo centrale in continuità con gli usi precedenti sarebbe destinato a stanze per lo studio e la sperimentazione laboratoriale, mentre il corpo settentrionale sarebbe destinato a forme di coltivazione innovativa.
https://www.fondazionesanzeno.org/news/call-for-ideas-137
https://landezine.com/pool-wins-ex-seminario-san-massimo-competition/